4 Agosto 2007.
Quel mattino Frazulejos, reduce da una nottata insonne, si aggirava nella calura della capitale spagnola, ammirato dalla architettura originale e dai suoni affatto familiari. Era arrivato quella mattina, e nulla conosceva del posto. Attendeva trepidante l'arrivo di un folto gruppo di compagneros, che lo avrebbe raggiunto a Calle Gran Via.
Ed e' li che li ritrovo', all'inizio di quell'afoso pomeriggio. Lanciavano sguardi ammirati e incuriositi all'uscita della metro. Quei medesimi sguardi incrociarono in un attimo il suo. Rivide suo fratello, Jago, e le sue due cugine, RedApple e Clara, dai quali a lungo era stato separato. Riconobbe Esteban e Roque, memore degli anni trascorsi nella citta' eterna, per nulla cambiati. Non riconobbe Ilas, e si presento' come se non si fossero mai conosciuti prima; e insistette a lungo sostenendo di non aver mai incontrato quell'astrologa. Finche' un ricordo, vago prima e poi piu' nitido, si riaffaccio' nella sua stanca mente, e ammise il suo ingenuo errore.
Avvolti da un'atmosfera giubilante si avviarono lungo la strada per depositare i loro pesanti fardelli nell'originale dimora che avrebbe accolto i quattro ragazzi e una fortunata fra le ragazze per quella prima notte. Il luogo li colpi subito, ma non vi indugiarono a lungo.
Presi da un lieve appetito, si diressero dunque verso una tipica trattoria. Li' consumarono un pasto frugale, nonostante le invitanti offerte dell'oste, e discussero a lungo su come scegliere fra le ragazze la fortunata che avrebbe condiviso la stanza nell'originale dimora. Atti di generosita' e di cortesia si susseguivano, nel cederesi l'un l'altra il privilegiato destino, o ancora nel riservarlo a una delle due ragazze che ancora non avevano raggiunto l'allegra comitiva. Fu in quell'occasione che, finalmente, Frazulejos apprese un procedimento che si sarebbe poi rivelato utilissimo nel suo lavoro quotidiano: il "doppio cieco"! Clara lo propose, e immediatamente la sua proposta fu accolta all'unanimita' con un misto di entusiasmo e ammirazione per l'originalita' del metodo. Fu cosi' che sua sorella fu designata dal fato, privilegiata, come la prescelta a condividere l'originale dimora con i valorosi ragazzi.
Il pomeriggio trascorse poi tranquillo, all'ombra di un rigoglioso parco di verdeggianti erbe, odorosi fiori, sonori ruscelli, rassicurati dalle numerose vetture di gendarmi che sorvegliavano i luoghi.
Il gruppo non era tuttavia completo, e presto in blocco si avvio' per accogliere le due compagneros che solo nel tardo pomeriggio avevano toccato il suolo ispanico. Le attesero nell'altra dimora notturna, piu' ordinaria e decisamente meno originale dell'altra, ma non per questo meno gradevole. Ed eccole arrivare: Miri, leggiadra e per nulla affaticata, sollevava una valigia che molti altri avrebbe spaventato; accanto a lei, Ceci, avvolta da un'aura lucente, e gia' desiderosa di diffondere bene.
L'occasione non le manco'. RedApple, infatti, giaceva in disparte, con sguardo triste e turbato: il doppio cieco avevo deciso il suo destino, ma ella, nella sua generosita', non poteva accettare quel privilegio senza soffrire, almeno un poco, del non poterlo condividere con le altre ragazze. Ceci si avvicino', guardo RedApple e capi'. Fu un attimo: i letti in quella dimora furono moltiplicati, RedApple poteva condividere con le altre il medesimo ordinario destino, e rinuncio' all'esperienza straordinaria che pure il destino le aveva voluto riservare.
Mentre le ragazze, giubilanti, prendevano posto nelle loro stanze, i ragazzi visitavano ancora ammirati la loro dimora, per poi presto abbandonarla per uno dei ricorrenti "pianoB" di quella vacanza: una fresca SanMiguel nella chervezeria del quartiere. E' li' che attesero le ragazze, con le quali, dopo qualche peregrinazione, decisero, seppure non stanchi, di consumare ancora un altro pasto frugale, nonostanze l'abbondanza di ristoranti nella zona.
E fu la loro prima tapas: jamon, tortillas e chervezas si alternarono sul banco, in una atmosfera festosa e gioviale. Roque, animato da profondo spirito sociale, ne approfitto' per colloquiare con le allegre e piacevoli abitanti del luogo, che Esteban seguiva con sguardo ammirato nelle loro impercettibili metamorfosi.
Trascorsero la notte fra i rumori, gli odori, i colori e le voci allegre della piazza piu' alternativa della citta', scelta non certo a caso. La scena aveva un tono surreale: la comitiva, seduta attorno ad una bottega del gelato in perfetto stile italiano, si sarebbe detto fosse in un bar di paese all'ora della siesta; tutto intorno, movimento. Erano sopraffatti dalla stanchezza: molte emozioni si erano susseguite in quella giornata, molte altre sarebbero arrivate nei giorni successivi. Si avviarono, lentamente, ciascuno verso le proprie stanze.
Frazulejos, coricandosi, ripercorreva nella sua stanca mente i suoni che aveva ascoltato durante il giorno e udiva curioso quelli che, nuovi, si producevano intorno a lui in quella stanza. E gettando uno sguardo alle piastrelle del bagno, che non sarebbero rimaste a lungo su quel muro, si addormento' sorridente, pensando a come in quel giorno tre aerei, provenienti da tre citta' diverse, Parigi, Roma e Milano, avevano portato a Madrid nove persone che avrebbero percorso la stessa strada e condiviso la medesima sorte per dieci, lunghissimi giorni.
SCONTRO FINALE
mercoledì 5 settembre 2007
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
6 commenti:
GRANDEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!
MAGNIFICO!!!!!!!!!!!!!!!!
M'hai fatto rivivire con un misto di profonda saudade-felicità il nostro primo e indimenticabile giorno di vacanze!!!!
Credetemi, sono felicissimo e orgoglioso di poter raccontare di questa vacanza e della vostra conoscenza ed amicizia!!!
(APPLAUSO MULTIMEDIALE)
...[LACRIME MULTIMEDIALI]...
Sei un POETA, Fra..., commozione dalla lontana marca trevigiana...
Frazulejos, sai sempre sorprendere tu!! Meglio di una madeleine proustiana, hai riportato alla memoria momenti unici...
- Bacione multimediale -
SAUDADE MULTIMEDIALE????
Però il pensiero va a Capodanno, sennò Iago riprende con la tiritera che si vive nel passato...
Posta un commento